San Valentino

Il fioraio recide gli steli alle margherite. Rimuove le spine a quelle rose che sa già appassiranno in un vaso di ceramica dentro un salotto. Ma da lì, poco lontano, ad una finestra, un'anziana signora osserva i movimenti sordi di un vicolo di città. Piú in là, sotto al muretto, un gatto nero si lecca una zampa. Le tende sono rosa e su di esse le viole sono impresse. La malinconia ingiallita narra in silenzio la storia di ogni ruga su quel cuore avvizzito e debole. Due giovani innamorati, con occhi imbevuti di gioia, su quella panchina, stringono tra le mani l'emozione in sorrisi schiusi come la primavera all'alba... ma li vide sbiadire sotto il bagliore fatato dei suoi teneri pensieri, e dove il sogno si mescola all'aspro ricordo intriso di speranze disattese per quell'amore vissuto senza dimostrazioni... Di un lui, tanto caro a bianche mani e a bianche braccia di giovani e pallide biondine. Manu 2019 14/02/2019 ore 21:44