In questo momento, non vorrei esser quà, in questo corpo e in questa esistenza. La mia vita è un'eterna attesa fatta di ansie, false speranze, profonde frustrazioni. Ogni sconfitta è un gradino in più verso la morte. Forse si, devo solo accettare ciò che la vita mi vuol dare, ho l'obbligo di accettarlo. Devo prendere atto del fatto che ci si deve accontentare, non puoi avere di più quando tu vali poco più di niente...ognuno ha quel che si merita...sarà così? E' un discorso schifosamente razzista...o forse, lo sarebbe al contrario, sta di fatto che poi, nella realtà, tutto è come deve andare e a confermare quello che sto scrivendo, sono le situazioni, le persone...non puoi amare uno a cui piacciono le scosciate, o uno a cui piacciono i tanti e troppi libri, uno a cui piacciono quelle semplici ma gnocche, o quelle colte, o quelle alte, o quelle mazze, o quelle in carne, o quelle bisbetiche laureate e snob come loro ecc...ecc...ecc... beh, sicuramente, è un discorso masochista. Sarà che non mi sento mai all'altezza dei sogni che ho, sarà che sono troppo esigente, o forse cerco solo il giusto per me, non lo so...Certo, sarà dura riuscire a coltivare interessi e passioni quando c'è gente che non ti lascia "respirare". Come si fa ad imparare, a conoscere, a studiare, se da quei mondi vieni inesorabilmente emarginato? Un circolo vizioso da cui non riesco ad uscirne e poi, questa voglia che ho di "andare via" mi blocca, non ho stimoli...l'amore mi fa perdere di vista tante cose, persino l'esistenza stessa e chi mi conosce, non potrà mai esser attratto da un essere apparentemente stupido e banale...come brucia tutto questo: maledetta depressione!
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