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Visualizzazione dei post da aprile, 2012


Ed un angelo nero,
discese leggiadro verso me...
I suoi passi sembravano non toccar terra,
il suo manto nero come la notte
si scuoteva nell'aria,
e tra i fumi della sua comparsa,
egli mi disse:
"Guarda che tutto ciò che vuoi non è per te...
i fiori,
le passeggiate,
i complimenti,
la poesia,
le canzoni che ascolti,
le parole non dette da chi volevi
e che pensavi avesse per te sola,
le carezze,
i sorrisi,
gli sguardi,
i baci...
Non è per te,
l'Amore".

Al suono di quelle parole,
la mia anima si spezzò,
impazzì,
solo io so quanto piansi,
Io e me...
Lacrime oramai asciutte
che si tramutarono in parole
incapaci di morire...
Così assuefatta,
anestetizzata dal mio stesso soffrire,
ho imparato la follia di contenerle...
Urla,
calci,
graffi,
capelli strappati;
lì da sola,
nel mio piccolo mondo:
UN PASSATO CHE NON POSSO DIMENTICARE,
lo conosco solo io,
adolescenza stroncata.
Tutto provato fino in fondo,
con la paura di impazzire,
di morire,
ed ora,
ho imparato
la parola scetticismo,
un'evoluzione,
un cambiamento:
Non è giusto essere così, non è certo meglio,
ma non ho altra scelta.

Raccolgo ora
la frustrazione,
la rabbia,
l'odio,
l'amore,
la tenerezza,
e la dolcezza,
che si ripercuotono dentro,
in proporzione al vuoto che sento
e le racchiudo tutte
in una storia misteriosa...

S43MR

9-2

La perfezione sta alla follia...

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Come fanno i fiori recisi a oscillare nel vento? Come fa un rametto spezzato a germogliare se sanguina linfa nella terra? Eppure, dicono che le cose più belle stanno in equilibrio... Bisogna scongiurare la morte. Bisogna scongiurare anche la nera sorte. Scongiuriamo persino la stolta imperfezione che ci fa inciampare, perchè dicono, anche, che si sceglie ciò che è più deleterio per noi, e noi, tediosi e testardi con le nostre idee, bellissime idee...

Gelida (una colpa eterna)

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io sono gelida, fredda... che cosa sono io per gli altri? Cosa ho dato? Cosa ho lasciato? Sono gelida... Sono stata davvero significativa  per qualcuno, quando c'è stato da parlare? Quando c'è stato da divertirsi? Quando c'è stato da capire? A me sembra di aver seminato solo disprezzo e delusione nei miei confronti, e allora, penso che sono una pietra, priva di sentimenti, di parole, di gesti...la mia "solitudine dentro" me lo conferma, quel freddo che sento, quell'aridità e secchezza che non riesco a perdonarmi di possedere e rimpiango quello che avrei potuto essere, se solo non fossi stata altrimenti...non so cosa pensare... Sono Gelida, si, di ghiaccio! 28 marzo 2006 ore 11:36

Sono una fottuta ipersensibile

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Non devo rimproverarmi nulla, non devo farlo, l'unica cosa è rimanere quella che sono nonostante tutto. Gli altri non sanno niente, non capiscono nulla e sono così presi dalle loro necessità e dai loro problemi che le tue tragedie sono un punto nell'immenso. Non è possibile soffire a questi livelli, eppure io, mi sento sempre più stordita... Sono molto confusa sull'evolversi di una storia, eppure non credo di aver mai considerato l'idea di perdermi dei pezzi, ma è anche vero che è da troppo tempo che aspetto, magari non è una giustificazione, però è così. E' troppo tempo che non vivo più e non ho la più pallida idea di come lo sia, vivere, ho così paura, l'altro si aspetta da te quella maturità, quell'esperienza e poi, a quest'età...vaglielo a spiegare, anzi, non perdono neanche tempo, li vedi schizzare via da te come se fossero incappati in chissà quale magagna! Lasci a loro l'apparenza, mentre tu ti tieni l'ingrata valanga di fango e ...

.Inconsolabile.

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Alla fine, anche quello che pensavi esser buono, ha la sua insulsa dose di cattiveria. ...e ancora calci sconsiderati e indifferenza che uccide.