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Visualizzazione dei post da luglio, 2014


Ed un angelo nero,
discese leggiadro verso me...
I suoi passi sembravano non toccar terra,
il suo manto nero come la notte
si scuoteva nell'aria,
e tra i fumi della sua comparsa,
egli mi disse:
"Guarda che tutto ciò che vuoi non è per te...
i fiori,
le passeggiate,
i complimenti,
la poesia,
le canzoni che ascolti,
le parole non dette da chi volevi
e che pensavi avesse per te sola,
le carezze,
i sorrisi,
gli sguardi,
i baci...
Non è per te,
l'Amore".

Al suono di quelle parole,
la mia anima si spezzò,
impazzì,
solo io so quanto piansi,
Io e me...
Lacrime oramai asciutte
che si tramutarono in parole
incapaci di morire...
Così assuefatta,
anestetizzata dal mio stesso soffrire,
ho imparato la follia di contenerle...
Urla,
calci,
graffi,
capelli strappati;
lì da sola,
nel mio piccolo mondo:
UN PASSATO CHE NON POSSO DIMENTICARE,
lo conosco solo io,
adolescenza stroncata.
Tutto provato fino in fondo,
con la paura di impazzire,
di morire,
ed ora,
ho imparato
la parola scetticismo,
un'evoluzione,
un cambiamento:
Non è giusto essere così, non è certo meglio,
ma non ho altra scelta.

Raccolgo ora
la frustrazione,
la rabbia,
l'odio,
l'amore,
la tenerezza,
e la dolcezza,
che si ripercuotono dentro,
in proporzione al vuoto che sento
e le racchiudo tutte
in una storia misteriosa...

S43MR

9-2

Nella mia testa

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È così evidente da non sembrare vero e talvolta, così falso da immaginare che sia reale. Volutamente cieca coccolo il mio diniego per evitare fastidiosi e inutili tormenti. Stupidità di un essere imperfetto, altalenante.

Frammento raccapricciante

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Lui non aveva capito. Forse. Il solo fatto che avesse fatto finta di niente, la mandava in bestia, si domandava se fosse possibile e poi, da uno come lui...è vero, quando non conosci bene una persona non puoi pretendere di sapere l'esito dei suoi comportamenti, ma se non altro, da uno come lui, un pò di tatto, di sensibilità e di considerazione, era lecito aspettarseli, invece, il silenzio fu l'unica risposta, insieme alla normalità di chi non mostrò nemmeno un minimo di scossa emotiva, come lanciare un sasso in fondo ad un oblio nero senza sentirne il minimo rumore, chiedendosi se mai abbia toccato il fondo. La tensione e la delusione accumulate in quei mesi, la fecero esplodere appena ne ebbe l’ occasione, quando alla triste domanda di lui “perchè?”, una valanga di rancore esplose e gliela riversò contro, scambiata da lui, per insulsa cattiveria. Le attese e le ansie, sono un prodigioso atto di altruismo nel suo caso, ma che non hanno mai ricevuto il giusto riscatto, ...