Ed un angelo nero,
discese leggiadro verso me...
I suoi passi sembravano non toccar terra,
il suo manto nero come la notte
si scuoteva nell'aria,
e tra i fumi della sua comparsa,
egli mi disse:
"Guarda che tutto ciò che vuoi non è per te...
i fiori,
le passeggiate,
i complimenti,
la poesia,
le canzoni che ascolti,
le parole non dette da chi volevi
e che pensavi avesse per te sola,
le carezze,
i sorrisi,
gli sguardi,
i baci...
Non è per te,
l'Amore".

Al suono di quelle parole,
la mia anima si spezzò,
impazzì,
solo io so quanto piansi,
Io e me...
Lacrime oramai asciutte
che si tramutarono in parole
incapaci di morire...
Così assuefatta,
anestetizzata dal mio stesso soffrire,
ho imparato la follia di contenerle...
Urla,
calci,
graffi,
capelli strappati;
lì da sola,
nel mio piccolo mondo:
UN PASSATO CHE NON POSSO DIMENTICARE,
lo conosco solo io,
adolescenza stroncata.
Tutto provato fino in fondo,
con la paura di impazzire,
di morire,
ed ora,
ho imparato
la parola scetticismo,
un'evoluzione,
un cambiamento:
Non è giusto essere così, non è certo meglio,
ma non ho altra scelta.

Raccolgo ora
la frustrazione,
la rabbia,
l'odio,
l'amore,
la tenerezza,
e la dolcezza,
che si ripercuotono dentro,
in proporzione al vuoto che sento
e le racchiudo tutte
in una storia misteriosa...

S43MR

9-2

Frammento raccapricciante

Lui non aveva capito. Forse. Il solo fatto che avesse fatto finta di niente, la mandava in bestia, si domandava se fosse possibile e poi, da uno come lui...è vero, quando non conosci bene una persona non puoi pretendere di sapere l'esito dei suoi comportamenti, ma se non altro, da uno come lui, un pò di tatto, di sensibilità e di considerazione, era lecito aspettarseli, invece, il silenzio fu l'unica risposta, insieme alla normalità di chi non mostrò nemmeno un minimo di scossa emotiva, come lanciare un sasso in fondo ad un oblio nero senza sentirne il minimo rumore, chiedendosi se mai abbia toccato il fondo.

La tensione e la delusione accumulate in quei mesi, la fecero esplodere appena ne ebbe l’occasione, quando alla triste domanda di lui “perchè?”, una valanga di rancore esplose e gliela riversò contro, scambiata da lui, per insulsa cattiveria.
Le attese e le ansie, sono un prodigioso atto di altruismo nel suo caso, ma che non hanno mai ricevuto il giusto riscatto, anzi, lei è ancora convinta che siano l'unico modo per poter esserne ripagata in futuro, da un vero entusiasmo. Perchè usare "entusiasmo"? Perchè ormai, la parola amore è dappertutto, abusata e spergiurata, invece "entusiasmo",  lo trovo originale, la parola in sè, significa vibrante di emozione incontenibile, che non può far altro che mostrarsi fisicamente, in tensioni positive.

Una fottuta lettera in cui giustificare il suo tentativo disperato di non riuscire ad essere come tutte le altre che abbracciano la vita davanti a una birra, e una semplice poesia scritta su pergamena creata a mano, per dirgli quanto fosse adorabile, furono quindi l'unico modo per comunicargli quello che provava e poi, gli artisti, queste cose le apprezzano sicuramente, almeno, così era convinta. L'invito a conoscere il suo mondo antico, fatto di fantasia e semplice puerilità, si aprì a lui...confesso che col senno di poi, forse fu troppo, ma si trattava di un artista, come se solo il fatto che qualcuno lo fosse, poteva essere garanzia di comprensione e apertura per chi è diverso e magari un pò estroso, senza presunzione. Bella figura di merda.
Le bastò voltarsi e andare via di corsa da lui, quella domenica in centro, per tornare a casa frastornata come una ragazzina adolescente, sfigata e con la vergogna insinuata in ogni cellula.

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