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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019


Ed un angelo nero,
discese leggiadro verso me...
I suoi passi sembravano non toccar terra,
il suo manto nero come la notte
si scuoteva nell'aria,
e tra i fumi della sua comparsa,
egli mi disse:
"Guarda che tutto ciò che vuoi non è per te...
i fiori,
le passeggiate,
i complimenti,
la poesia,
le canzoni che ascolti,
le parole non dette da chi volevi
e che pensavi avesse per te sola,
le carezze,
i sorrisi,
gli sguardi,
i baci...
Non è per te,
l'Amore".

Al suono di quelle parole,
la mia anima si spezzò,
impazzì,
solo io so quanto piansi,
Io e me...
Lacrime oramai asciutte
che si tramutarono in parole
incapaci di morire...
Così assuefatta,
anestetizzata dal mio stesso soffrire,
ho imparato la follia di contenerle...
Urla,
calci,
graffi,
capelli strappati;
lì da sola,
nel mio piccolo mondo:
UN PASSATO CHE NON POSSO DIMENTICARE,
lo conosco solo io,
adolescenza stroncata.
Tutto provato fino in fondo,
con la paura di impazzire,
di morire,
ed ora,
ho imparato
la parola scetticismo,
un'evoluzione,
un cambiamento:
Non è giusto essere così, non è certo meglio,
ma non ho altra scelta.

Raccolgo ora
la frustrazione,
la rabbia,
l'odio,
l'amore,
la tenerezza,
e la dolcezza,
che si ripercuotono dentro,
in proporzione al vuoto che sento
e le racchiudo tutte
in una storia misteriosa...

S43MR

9-2

Freddo è "qualcosa"

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Se propio tu e solo tu , potessi sapere  di come il gelo s’allunga inesorabile su di me e di come con le sue dita di cristallo si indurisce su questa pelle che non conosce carezze forse capiresti. Capiresti come ancora un cuore s’affanna a pulsar forte soltanto immaginando senza averne memoria, i tuoi caldi palmi posati su queste nude spalle chiuse e strette. Troppo spazio c’è stato tra me e la vita aria che ha sferzato fredda in superficie mortificando l’anima. Ora, resta zitto nel tempo che ci è concesso. Mi restano le tue menzogne e i tuoi occhi lucidi. Hai dolcezza che sa sciogliere anche questo risentimento in magoni di dispiacere ma rivela crudeltà nei tuoi atti incompiuti, v'è la tua firma impressa sotto l’opera del nulla. Non bramo le tue scuse, bramo il tuo coraggio semmai volessi infrangere i limiti che hai imposto insensatamente e dove mi costringi a soffocare nell’immobilismo.