Loneliness... (inesorabilmente nessuno)
Quando una persona ti ferisce, nel momento esatto in cui questo avviene, senti dentro di te che l'anima si crepa, si scheggia e in quell'attimo oltre al magone, senti un forte desiderio di ripiegarti in te stessa e di chiuderti in silenzio. Rimani così troppo concentrata sul tuo dolore, che non vuoi più "disturbare" nessuno, vuoi stare soltanto da sola, anche perché dall'umiliazione ricevuta, cerchi di curare quella maledetta crepa, con la dignità.
Basta poco. A volte un'inezia. Una parola, un gesto e un comportamento. Piccole cose, sottili, ma che se inferte, sono come le "botte" o come i ceffoni...spesso non sai se siano reali o mal decodificate, ma le senti dentro, dirette e immediate. È tutto ciò che ti ricorda il tuo fottuto posto nel mondo, il tuo fottutissimo angolo dove poter rimuginare e rimarginarti e non è questo, di certo, il posto di chi dovrebbe essere in penitenza, ma quello che riserbo a me stessa tutte le volte che soffro e tutte le volte che percepisco il "rifiuto" o la presa in giro, dietro l'apparenza delle persone, è quel posto dove fuggo e dove non riesco nemmeno a piangere.
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